Bressanoro

” I luoghi stratificati sono i più interessanti. L’uomo non è cambiato di molto e va alla ricerca dei posti migliori e li mantiene modificandoli nel tempo. Così è per questo luogo magico poco distante da Castelleone nel cuore della pianura lombarda. Un antico luogo di culto dalla preistoria, un rilevato tra corsi d’acqua, una grande ricchezza di flora e fauna della campagna irrigua. Prima un tempio pagano, poi una cappella medioevale, infine una stupefacente chiesa a croce greca fatta costruire per un voto nel 1460 da Bianca Maria Sforza su disegno forse del Filarete. La posi- zione geografica è dominante rispetto al piano della campagna, l’edificio è una specie di cristallo, un solido platonico nei campi. La sua materia, il cotto, è legata alla terra da un vincolo indissolubile, la sua imperfezione, la sua patina, il suo degrado si avvicina tanto alla nostra condizione di umani. Quando si osserva un mattone con il segno del tempo, il mezzo millennio trascorso, si capisce come stia tornando allo stato primordiale, si capisce come si faccia delicato ed evocativo; nel cotto si avverte il tessuto del silenzio. Insomma il silenzio abita questo luogo così adatto alla contemplazione, all’immaginazione, al raccoglimento. Qui Amadeo Menezes de Silva fondò il piccolo convento degli Amadeiti, in nuovo ordine religioso dedicato alla Madonna di Guadalupe, in memoria del luogo di conversione di Amadeo, ebreo sefardita. Qui sarebbe partita l’espansione del nuovo ordine nel territorio del Ducato di Milano. Oggi tutto ciò è vivo e presente in questo luogo particolare, il profumo dei tigli, il rumore della pioggia in maggio sul sagrato, sembra anche di sentire il brusio dell’erba che cresce: è questo il silenzio del tempo. Mi dispiace, non è possibile descriverlo: bisogna proprio andarci.”

 Marco Ermentini

 Tratto dal libro “La piuma blu” di Marco Ermentini

Collana Accademia del silenzio

 http://www.lua.it/accademiasilenzio/marco-ermentini-la-piuma-blu

2 pensieri su “Bressanoro

  1. Flavia Raoss

    Come scrive Ermentini, è difficile riprodurre con una descrizione Santa Maria Bressanoro. Ci vorrebbero molti dipinti, realizzati in momenti diversi del giorno e delle stagioni, oppure altrettante fotografie, per avvicinarsi all’insieme di impressioni, sentimenti, pensieri e associazioni che una visita al luogo induce. Posso dirlo essendoci stata più volte nel corso degli anni, trovandolo a volte solitario e raccolto, a volte meta di turisti preparati o, viceversa, casuali ma interessati, oppure traboccante di ospiti in occasione di matrimoni, feste scolastiche e serate culturali.

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